Buon giorno lettori oggi vi voglio segnalare quattro libri e autori (edizione Kimerik e Lettere Animate) curati dal sito LiberoVolo. Sono molto carini e devo dire che già uno ha catturato la mia attenzione, si tratta di due fantasy e due di narrativa...scopriamoli insieme!
Edizioni Kimerik
Un mix tra finzione e realtà
sospeso fra cielo e mare. Difficile da dimenticare. Impossibile smettere di
leggerlo. Un romanzo destinato ad occupare i comodini di fianco ai letti di
tutta Italia.
Com’è bella la nebbia quando cade (Casa Editrice Kimerik, pp. 164), è il secondo romanzo
della scrittrice vicentina Tania Piazza, autrice, nel 2013, del romanzo La cura delle parole (EdizioniSì).
Scrive nella prefazione Riccardo Colao, scrittore e giornalista catanzarese che
nel 2014 ha ricevuto il Premio Spoleto Festival Art per la letteratura: “Tramite le parole, contrassegnate e intrise
dall’amore per i sentimenti e le passioni, la scrittura parla, si trasforma in
musica; genera le melodie con le quali è facile sublimare gli strumenti dell’orchestra
mentale.” E ancora:
“Tania Piazza riesce a condividere i miti
personali legati ai personaggi […]. Indaga nel profondo sui meccanismi
dell’arte della scrittura intesa come strumento d’indagine personale, espone le
tecniche e assegna a ciascun elemento compositivo la collocazione opportuna.”
Il romanzo ruota attorno alla storia, complicata e
tormentata, di Miriam, Ludovico e Catherine, rispettivamente moglie e marito i
primi due e l’incarnazione di un amore mai dimenticato il terzo personaggio. Il
giorno del loro anniversario di matrimonio Ludovico riceve in regalo dalla moglie
un pacco di lettere a lui indirizzate, risalenti a più di cinquant'anni prima,
che Miriam non ha mai avuto il coraggio di spedire. Ludo è costretto a
ricordare il periodo della sua vita nel quale ha conosciuto Catherine, docente
universitaria inglese in visita nell'ateneo italiano in cui lui stesso tiene le
lezioni. L’incontro tra i due diventa ben presto amore e Ludo la segue in
Inghilterra. Miriam, innamorata di Ludo senza esserne ricambiata, comincia a
frequentarlo proprio nel periodo precedente al suo viaggio, si illude di
potergli vivere a fianco per sempre e decide di volare in Inghilterra e di
incontrare Catherine, mettendo in atto un piano basato sulla menzogna per riportare
a casa l’uomo che ama, a sua insaputa.
Le Terre di Selnawar, Il viaggio di
Simone Caporale
Edizioni Kimerik
È uscito proprio in questi giorni Le Terre di Selnawar
– Il viaggio (Casa Editrice Kimerik, pp.208), opera prima di Simone Caporale, giovane e promettente scrittore
emergente genovese. Il libro è il primo di una trilogia fantasy che, per
molti versi, ricalca i classici schemi del fantasy tolkieniano rielaborando,
però, in modo del tutto originale e nuovo, il crepuscolo degli Dei e della cultura politeista, arcana e mistica
che, nei secoli, è divenuta monoteista, scientifica e razionale, pur
conservando quell’antico alone di mistero e ascetismo che la definisce. «Fin da giovanissimo- afferma Caporale- ho sempre
nutrito una grande passione per la lettura, in particolare per il genere
fantasy, e per la scrittura che mi ha accompagnato in ogni fase personale e
professionale della mia vita facendomi riempire pagine e pagine di storie,
personaggi pensieri e parole.»
Conclude: «Avere
tra le mani il mio libro, il primo in tutti i sensi, sia da un punto di vista
editoriale, in quanto rappresenta l’inizio di una saga, che da un punto di
vista personale, visto che è il primo che ho scritto, mi riempie di orgoglio. È
il raggiungimento di un traguardo importantissimo che fino a questo momento avevo
solo immaginato.» La storia è ambientata in un mondo creato da sette
divinità, sette fratelli e sorelle che si contendono il potere, popolato da
uomini, elfi, nani e creature divine. Una di queste sorelle, oltraggiata dal
comportamento del fratello che, nonostante il suo parere contrario, dona il
libero arbitrio all’uomo, decide di dare vita ai Drusgand, una razza di esseri
a lei fedeli per schiavizzare l’umanità e privarla del dono concesso loro dal
fratello. Dì lì a poco, le terre di Selnawar vengono dilaniate dalla guerra.
Elfi, umani e nani, subiscono ingenti perdite e solo l’intervento degli Zathali
evita la sconfitta finale degli alleati contro i Drushgand. Secoli dopo, un giovane e nobile sacerdote guerriero,
un’elfa e un vecchio e inacidito guerriero, ex insegnante d’armi, decidono di partire
per un viaggio alla scoperta di ciò che ancora non conoscono. Il male, però, ha
rinfoltito le sue fila ed è pronto a tornare. I tre viaggiatori scoprono così
la reale minaccia che incombe su Selnawar: i “non morti”, le maledizioni e il
furto di un oggetto sacro sono solo la punta dell’iceberg. Unire le forze e
ricreare la storica alleanza fra le popolazioni degli umani, degli elfi, dei
nani e degli Zathali diventa la loro missione.
Gigli nel deserto di Giuseppe Disconzi
Edizioni Kimerik
La storia destinata a
soppiantare l’ormai leggendaria saga di Twilight è finalmente approdata nelle
librerie.
Gigli nel deserto (Casa Editrice Kimerik, pp. 288) del vicentino Giuseppe Disconzi, è
l’opera italiana che prenderà il posto dei vampiri della Meyer nel cuore dei
lettori.
Il romanzo è il primo della
saga e, benché ricalchi lo schema già consolidato dei romanzi incentrati Dracula moderni, si differenzia per
l’originale e ottimale intreccio tra moderno e antico, a partire dal contesto
storico dell’Antico Egitto fino all’Armenia, alla Turchia e agli Stati Uniti
dei giorni nostri. Sacro e profano che si combattono per secoli ma destinati,
però, ad unirsi. Demoni-vampiri intenzionati a distruggere la civiltà e le
religioni e che solo un eletto, un giovane Paladino discendente di Giosuè, può
fermare.
«Ho impiegato parecchio tempo
a scrivere questo primo romanzo- spiega Giuseppe Disconzi- ma ne è valsa la
pena. È stato un lavoro impegnativo e molte sono state le persone che in questi
tre anni mi hanno aiutato e supportato. L’idea mi è nata in maniera molto
spontanea, senza un perché preciso e, così, quasi per gioco, ho iniziato a
scriverla. E questo è il risultato.»
Protagonista del romanzo è
John, un ragazzo di quasi diciassette anni
che è stanco di condurre una vita da nomade al seguito della madre che,
per lavoro, lo trascina senza spiegazioni convincenti, su e giù per l’America.
John, orfano di padre fin dalla tenera età, vuole mettere radici e vivere come
qualunque altro ragazzo, vuole avere degli amici, un posto stabile in cui
abitare e vivere tutte le esperienze che un giovane della sua età dovrebbe
vivere. La svolta giunge quando, sempre con la madre, si trasferisce
nell’ennesima cittadina sperduta fra monti, canyon e laghi, Sunsetlake. Lì
John, oltre all’amore per la bella ed inavvicinabile Lilith e l’amicizia con
Alex, scoprirà la verità sulla morte del padre e del suo continuo peregrinare,
scoprirà di essere un eletto, di avere un destino da assolvere e di dover
affrontare, seppur con l’aiuto di un piccolo e gracile monaco con gli
occhialetti tondi, scelte dolorose.
Un compito non facile, una
lotta senza esclusione di colpi fra il bene e il male, che gli permetterà di
oltrepassare i limiti e di conoscere la distruzione delle umane certezze.
Come il cielo di Belfast di Elena
Magnani
Lettere Animate edizioni
Ai primi posti della Top
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Tutto può accadere, niente è scontato, i
sentimenti e la guerra sono mutevoli, proprio come il cielo sopra Belfast.
Una passione bruciante e un
destino, ormai segnato, che incombe sulle vite di giovani ragazzi che si
trovano a vivere sulla loro pelle le conseguenze del conflitto nordirlandese. Come il cielo di Belfast (Lettere
Animate edizioni, pp. 246) della genovese Elena Magnani sono pagine di vita e
passione, di lacrime e risate che non vi lasceranno più andare..
L’intero romanzo è incentrato
sull’intenso dualismo tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, sete di vendetta
e ricerca di una tregua, vita e morte, strenua difesa delle proprie origini e
pacifica convivenza con “gli invasori.” Da che parte sceglieranno di schierarsi
i protagonisti, sarà il fato a deciderlo.
La storia si svolge su due
binari paralleli: da una parte c’è Gaia, una ragazza italiana che parte per
Belfast nel tentativo di salvare il suo migliore amico da un matrimonio
affrettato; dall’altra Martin, un ragazzo protestante che vedrà il suo mondo infrangersi
e la sua amicizia con un uomo cattolico messa a dura prova.
«Ci sono storie d'amore e storie d'amicizia sussurrate
dal vento del Nord - spiega Elena Magnani - Ci sono storie speciali di cui non
saprai mai niente e storie semplici che circondano i tuoi giorni. Ci sono
storie poi, che vivono di un sogno, storie che vorresti afferrare e tenere
sempre con te. Io l'ho fatto scrivendo di loro. Raccontando di un sospiro
d'amore e di un forte desiderio di amicizia, ma a Belfast niente è come sembra,
nessuno è innocente o al di sopra delle parti. A Belfast il cielo è
bellissimo, ma anche mutevole»
Le vicende si srotolano sulle
due strade che per anni sono state le testimoni del conflitto, partito in
sordina e divampato poi in uno degli scontri settari più cruenti del nord
Europa degli ultimi cento anni. The Falls, la via cattolica, e The Shankill,
quella protestante, fanno da sfondo agli avvenimenti dei due protagonisti, per
toccarsi e intersecarsi involontariamente, perché a Belfast nessuno è
innocente, nessuno è al di sopra delle parti e Gaia si innamora di un uomo che
la metterà davanti ad una scelta. Si può vendere l’anima al diavolo per amore?
Si può decidere di chiudere con il passato e rischiare ogni giorno la vita in
un paese che si nutre di odio e di vendetta? Allo stesso tempo, Martin dovrà
fare i conti con la realtà in cui vive, con l’esasperazione che porta allo
sconforto, all’omicidio e alla fuga da un posto che lo ha tradito, ma accanto a
lui c’è sempre Patrick, il suo amico cattolico, un gigante buono che tenta, a
costo della vita, di salvarlo da se stesso. Attorno a loro, la vita di gente
comune che cerca di sopravvivere alla guerra, chi tentando di ignorarla e chi
nutrendosene. Ma a Belfast niente è come sembra, il cielo è mutevole e tutto
può cambiare in un attimo.
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