L'incontro è stato fatto in una location davvero bella, un luogo molto
particolare ed accogliente, dallo stile americano con un tocco di vintage (ho adorato un vecchio frigorifero con all'interno dei libri *.* ),
si tratta della libreria Open Milano. Le blogger presenti all'evento erano poche
ma carinissime ho avuto modo di conoscerle e farci due chiacchiere,
delle ragazze davvero deliziose che continuerò a seguire! Un grazie ancora a Ilaria, l'autrice del libro, bella e disponibilissima che in una stanza del locale molto intima, ha risposto con piacere a tutte le nostre domande
e curiosità. Ilaria ha poi firmato le copie del suo libro a tutte quante e ci hanno regalato una bellissima borsa di stoffa che adoro con la scritta "Non adesso, sto leggendo" . L'incontro si è concluso con un buffet e chiacchiere in
compagnia della dolce Ilaria, le ragazze dell'organizzazione e tutte le
blogger che hanno partecipato!
Un grazie speciale a BookMe Dea che mi ha invitata a questo bellissimo evento, Ilaria, e la location OpenMilano! Ecco un assaggio dell'intervista e qualche foto fatta all'evento! Presto
vi posterò l'intervista integrale continuate a seguirmi per non perderla!
Doralice è un nome molto particolare: come mai lo hai scelto?
Ilaria:
Premetto che io adoro i nomi un po' particolari e strambi e ho scelto
Doralice Incanto perché da una parte il nome richiama in qualche modo Alice nel paese delle meraviglie e Incanto perché rimanda all'incanto delle cose.
Una domanda legata alla stesura del tuo libro..C'è qualche aneddoto particolare e simpatico che ti va di raccontarci?
Ilaria:
Gli aneddoti particolari e divertenti riguardano quasi tutti Beo,
perché praticamente è l'incarnazione di mio figlio di cinque anni,
Giacomo: tutte le cavolate che dice sono sue. L'anno scorso era più
ingenuo e diceva di avere una fidanzata che si chiamava La Gioia: era
una modella di un giornale che aveva visto. Si era fatto tutto un film
mentale in cui La Gioia doveva uscire a mangiare la pizza con lui e io,
ovviamente, ho alimentato la sua fantasia facendo finta di chiamare
questa ragazza, mentre ero al telefono con Laura, la mia agente.
Improvvisamente però questo amore si è esaurito e ora è innamorato della
sua compagna di classe Elettra, ma La Gioia è proprio diventata un
mito: diceva di portarla mangiare la pizza con il trattore e che sarebbe
andato anche Leone, il nostro cane, che ha questo nome proprio per il
cartone Leone il cane fifone, dal momento che non è assolutamente un cane coraggioso. Anche il disegno finale lo ha fatto Giacomo.
Per
quanto riguarda l'amore tra uomo e donna, invece, abbiamo notato che
c'è una sorta di lato negativo - il padre che vorrebbe separarsi dalla
moglie, la sorella Anna che sposa il marito solo per i soldi - e ci
chiedevamo come mai.
Ilaria:
Diciamo che io vado con i piedi di piombo con gli uomini, perché,
nonostante sia felicemente sposata, mi fido e non mi fido. Io vengo da
una famiglia completamente femminile - ho tre sorelle - in cui, anche se
la figura di mio padre è fondamentale, la mentalità è quella delle
donne. I maschi li osservo e, avendo due figli maschi, li studio e mi
rendo conto che siamo molto diversi; mi affascinano, altrimenti non
avrei un marito, però mantengo una versione talvolta cinica di quello
che può essere il rapporto adulto tra uomo e donna. Vedo tante coppie
che scoppiano a una certa età oppure che non capiscono se si amano, se
si sono amati, se si tollerano... Insomma, credo che l'amore sia una
grande matassa.
Editor:
Tra il padre e la madre c'è anche una versione affettuosa: lui le
conserva l'ultimo sorso di vino, sempre attaccato a lei, nonostante il
fatto che litighino sempre.
Ilaria:
Forse poi deve essere anche così, l'amore è un insieme di cose: si
litiga, si fa la pace, ci si lascia, ci si riprende... È difficile. Ma
forse è anche questo che lo rende vero amore.
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