lunedì 25 luglio 2016

Le emozioni della Scienza alla cerimonia di premiazione del 14° PREMIO LETTERARIO MERCK

Buongiorno Lettori oggi vi parlo di cosa è accaduto a Roma il 14 Luglio in occasione del 14° Premio Letterario Merck. Un evento davvero speciale che unisce scienza e letteratura, creando un connubio perfetto! Purtroppo non sono riuscita ad essere presente ma spero comunque prima o poi di cogliere l'occasione di andare a Roma! 


Roma, 14 LuglioQuando la scienza non viene ascoltata, entra in gioco la letteratura perché parla al cuore, non solo alla testa.  La letteratura, con la sua naturale carica emotiva, può raccontare l'emozione di un ricercatore come la scienza non sa fare” e ancora “…abbiamo bisogno di entrambe – cuore e cervello – per coinvolgere l'uomo nella sua totalità

E’ da qui che si è partiti per dare il via alla 14a edizione del Premio Letterario Merck, grazie alle parole del Presidente del Board of Partners di E. Merck KG, Johannes Baillou, che ha rimarcato quanto sia importante nel mondo il ruolo della scienza, e di come questa sia in grado di contrapporre ai conflitti e alle barriere che spesso la politica odierna erige, una lucida razionalità, per “guardare con entrambi gli occhi”. E’ dei ponti da creare, delle barriere da abbattere e di integrazione che si è parlato. A partire proprio dall'integrazione tra letteratura e scienza che è l’obiettivo che da quattordici anni il Premio Letterario Merck si pone di raggiungere, premiando i romanzi, i saggi e i personaggi che meglio sono riusciti a legare queste due parti della nostra cultura.

Molte le personalità che si sono alternate sul palco, a partire da Andrea Moro, menzione d’onore per “I confini di Babele”, che ha ricordato Chomsky e la sua “grammatica universale” per passare alla grammatica genetica a cui era ispirata la scenografia di quest’anno .




Il premio al romanzo è andato, invece, all’inglese Helen Macdonald per il suo “Io e Mabel” pubblicato in Italia da Einaudi, che ha sottolineato quanto la scienza riveli la diversità in molti modi, e di quanto sia chiamata a risolvere emergenze come quella dei cambiamenti climatici, ma di come sia poi la letteratura, in modi diversi, a farci rendere conto di ciò veramente stiamo perdendo.





Il premio al saggio scientifico è andato a “Immunità e vaccini” di Alberto Mantovani che, intervistato da Piergiorgio Odifreddi, ha  avuto modo di rispondere ad alcune interessanti domande sulla disinformazione e sull'importanza dei vaccini, temi più che mai attuali.




Premiati anche i vincitori del concorso per le scuole superiori “La scienza narrata” che coinvolge giovani studenti da tutte le scuole d’Italia nella stesura di racconti a sfondo scientifico e che ha visto presenti in sala tutti i giovanissimi scrittori dei racconti premiati, tra cui ricordiamo i primi tre classificati: il primo posto è andato ad Elena Passaretti del Liceo Scientifico Statale Vito Volterra di Ciampino con il racconto Deserto Nero”, il secondo a Giacomo Rinaldo del Liceo classico “G. Prati” di Trento con il racconto Quel “gene” di Gregor!e il terzo posto a Elena Floris e Maddalena Zanrosso del Liceo scientifico “Galileo Ferraris” di Varese con il racconto “Gli insiemi infernali.

A rendere ancora più intensa la serata, anche le letture interpretate dall’attore premio Oscar Toni Servillo che ha ripreso Albert Schweitzer e Goethe, e del fisarmonicista Ivano Battiston che ha deliziato i presenti con la sua trascrizione per fisarmonica di Bach.

Una serata emozionante e variegata, che ancora una volta ha saputo testimoniare quanto la cultura, in tutte le sue mutevoli forme, riesca ad alimentare la capacità di pensiero quanto quella emotiva.

LINK UTILI 
Twitter: http://twitter.com/ScienzaNarrata(@ScienzaNarrata) 

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