Recensione: Seta di Alessandro Baricco.
Questa è una storia dal sapore speziato dell'oriente del 1860 circa. Inizia con un uomo che attraversa il mondo per trovare i migliori bachi da seta dopo una forte epidemia che li guastava in tutti i paesi europei e africani. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Viaggia così fino in Giappone accolto alla corte di Hara Kei, un uomo enigmatico, che è sempre in compagnia di una giovane ragazza dagli occhi magnetici. Da quel momento, lasciando a casa la moglie Helen, continuerà questi lunghi viaggi estenuanti per seguire un sogno lontano e forse impossibile. La sua esistenza è stata scombussolata da uno sguardo ma egli ha avuto paura di osare.
La penna di Barrico, leggera e delicata, ma non per questo banale, ci guida alla scoperta dell’animo di un uomo di fine ‘800, delle sue paure e dei suoi limiti, della sua incapacità di riconoscere l’amore finchè, in Giappone, non inciampa per caso nell’Amore, quello vero, l’unico capace di scuoterlo, delicato e irripetibile. Da leggere tutto d'un fiato. Consigliatissimo.
Con amore S.
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